venerdì 4 marzo 2011

Chimica 2 (#23)

Radio Londra interrompeva il silenzio radio con quattro colpi sordi. Piacerebbe anche a noi, ma lo scritto non permette grosse divagazioni sonore.
Con due rincorse degne di sprint olimpionici, siamo riusciti a concludere una serie cospicua di strip (sei) nel giro di pochissimo, appena una settimana.
Il tempo stringeva: il tutto per partecipare a due concorsi, uno bandito da Torino Comics e l'altro promosso dalla Facoltà di Chimica dell'Università di Torino. Speriamo in bene.

Iniziamo a pubblicare sul blog le due vignette del concorso chimico, partendo dalla seconda.



Tra l'altro, abbiamo deciso di dare un nome alla serie di strip. Di solito il nome complessivo è un problemone, ed entrambi temevamo di non cavarcela facilmente. Invece è venuto fuori in maniera piuttosto naturale, lo abbiamo tirato fuori in una mezz'oretta di meningi spremute.
Estrapoliamo dalla nostra presentazione a Torino Comics:
"Black and Orange, ovvero Giò e Yannick. Un bimbo di colore (un moretto, lo avrebbero chiamato i nostri nonni) ed una peperina pel di carota. Lui tutto composto, con la cravatta regimental e la divisa del college; lei con la salopette blu e la t-shirt bianca, e la prima vignetta in cui portava un toro alla monta.
Evitiamo il banale, si diceva: a “Black”, che altri non poteva essere che Yannick, contrapporre un “White” era lo stereotipo degli stereotipi. Ma poi era impreciso: i due sono diversi, ma non sono uno l’opposto dell’altro. E poi di Giò la prima cosa che si nota è la chioma arancione: anche se la stragrande maggioranza delle strip sono in bianco e nero, o in scala di grigi, basta vederla una volta a colori ed è inevitabile rappresentarsela (meglio: “dipingersela”) sempre rossa".



Speriamo ci porti fortuna. 
Se non altro, nei prossimi tempi pubblicheremo più spesso sul blog.

eMMeKappa

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