giovedì 9 giugno 2011

Istituzioni à la carte

E' uscito il 2 giugno in tutte le edicole della Toscana il nostro primo lavoro editoriale!
Si intitola Istituzioni à la carte, ed è un pamphlet a cui noi abbiamo contribuito con 16 tra illustrazioni e vignette realizzate come corpus iconografico al lavoro di Saulle Panizza ed Elettra Stradella, docenti universitari presso l'Università di Pisa.


Si tratta di 8 cartoline dedicate ad altrettanti argomenti trattati dalla nostra meravigliosa Costituzione. 
Abbiamo realizzato per ciascun argomento una strip di "chiosa a margine" ed una illustrazione rappresentativa dell'argomento; all'interno di ciascuna slide, i due prof. hanno sintetizzato in pillole le disposizioni costituzionali riguardanti Parlamento, Governo, Presidenza della Repubblica, Magistratura, Corte Costituzionale, Autonomie locali, Revisione costituzionale e Fonti del diritto.


Ecco la copertina:





Non è stato semplice lavorare a questo progetto, ma con un grande gioco di squadra sulla rotta Torino-Pisa abbiamo rispettato tempi, consegne ed obiettivi: ne è saltato fuori un opuscolo ricco di contenuti, eppure agile e fruibile da tutti.
Ringraziamo ancora la Edizioni Plus ed Il Tirreno: sono stati loro ad offrirci la copertura editoriale per la nostra prima pubblicazione. 
Ne siamo molto orgogliosi!


eMMeKappa




P.S.: Istituzioni à la carte fa da prologo al volume intero, "Vademecum delle Istituzioni", cui noi abbiamo partecipato come illustratori, e che sarà nelle librerie in estate.
Nelle prossime settimane, pubblicheremo alcune delle illustrazioni realizzate per questi due progetti. Stay tuned!

sabato 14 maggio 2011

#59 - Parallelo 80

Nasce prima il disegno dello scritto. In questo caso, Virginia mi ha spedito il ritratto commentando con noncuranza "Esercizi...".
Il perfezionismo è una brutta bestia: soprattutto, quando la tua disegnatrice è riottosa a pubblicare qualunque cosa di inferiore alla Dama con l'Ermellino. Molto meno pudico, io ho cercato di scrivere un brano di accompagnamento per questo viso. 
Hemingway sta da altre parti, lo so. Ma mi andava di scriverlo. Portate pazienza.


eMMe


Piccola nota a piè pagina: Umberto in questi giorni ha tra le mani dei saggi sui crimini contro l'umanità. Niente impressionabile, il ragazzo...
A parte questo, potremmo anche finirla di perdere tempo e mettere online un po' di sostanza.


Kappa

PARALLELO 80








Nel mio villaggio il più vecchio ha tredici anni. Il mio villaggio, in effetti, non esiste più. Sono arrivati a luglio, avevano le armi piene di terra, e io e Abila eravamo andate a prendere l’acqua. Il pozzo dista molti chilometri, nel nostro ci avevano buttato una vacca morta dentro, ed era avvelenato. Io e Abila dovevamo andare al villaggio vicino, coi vasi. I carri sono pesanti da riportare indietro, ma due donne ce la fanno.
Eravamo lontane quando abbiamo visto i camion. Abila mi ha bussato sulla spalla, li ha visti lei per prima. Aveva gli occhi sbarrati, ci siamo nascoste dietro la curva della strada. E abbiamo sentito le urla, gli spari. Sono entrati nelle case, e abbiamo sentito le urla delle donne. Tutti i maschi non hanno fatto in tempo. Quando dal muro esce il fumo della calce, dentro hanno sparato a qualcuno. Le grida avevano spiegato il resto. Hanno iniziato dagli uomini. Poi i bambini, fino ai dieci anni. Kamal, che è ora il più anziano del villaggio, era al fiume ed è stato fortunato. Poi gli anziani. Gli anziani non fanno paura, non si vendicano, sono vecchi e malati. Non potrebbero andare a rendere giustizia ai propri figli. Ma li hanno ammazzati lo stesso.
Li hanno portati fuori dalle case, li hanno seduti in fila. Hanno spostato la levetta dei mitra. Abila piangeva in silenzio, per non farci scoprire. I kalashnikov sparavano un colpo per volta, e noi sapevamo.
Le donne del villaggio hanno poi subito, ma succede sempre coi militari.
A un certo punto, i camion sono ripartiti. I soldati si sono seduti nei cassoni che ciondolavano per le buche della strada. Noi, quando non ne abbiamo sentito più il rumore, siamo tornate a casa. Abbiamo liberato le anziane e curato le nostre sorelle. Le anziane hanno iniziato a raccogliere legna, tanta legna, in un campo poco lontano. Abbiamo poi portato in quel campo i morti. Gli abbiamo rovesciato addosso della benzina e chiamato il pastore, che benedicesse le loro anime. Il pastore, arrivato dal villaggio vicino, ha assolto il suo compito con compostezza, ma era disperato. Da dietro i suoi occhiali tondi di metallo i suoi occhi sfuggivano i particolari, né restavano troppo fermi a inquadrare un punto preciso. Finita la preghiera, si è tolto la stola dal collo e la ha appoggiata sulla pira. Poi, con una torcia, ha acceso il rogo in un silenzio rotto soltanto dalla solita festa dei grilli.

giovedì 7 aprile 2011

ABBIAMO VINTO!

Abbiamo vinto! Abbiamo vinto! Abbiamo vinto!
Ci siamo classificati primi al premio Pietro Miccia 2011, 
abbiamo vinto Torino Comics 2011!

Molte  delle strip che abbiamo mandato, organizzate su due fogli A3, le avete già viste, o comunque sono delle riduzioni di lavori passati. 
Forse l'unica vera novità è il backstage, contenuto nel terzo foglio A3: una delle richieste del bando, infatti, era di mandare i bozzetti e le matite dei due personaggi, in modo da far vedere "le brutte". Qui sul blog non abbiamo mai postato nulla in tema, dunque può essere curioso.

Ringraziamo ovviamente tutti: la giuria, la Pavesio Editore (che ha organizzato il concorso) e chi di voi ci segue e ci sostiene in mille modi diversi. 
Ma il grazie più grosso va a Fabrizio Degregori e Chiara Demorra, che vengono periodicamente sequestrati da noi due, al fine di impaginare con photoshop le varie strip, mettere i dialoghi, rifinire le vignette, dare un aspetto umano a questo blog. 
Senza di loro, non ce l'avremmo fatta a vincere (e prova ne sia il pomeriggio dell'ultimo giorno utile trascorso a casa di Fabrizio a mettere a posto le ultime cose). Grazie ragazzi!

Per chi volesse venire, la premiazione si svolgerà nella Sala Rossa del Lingotto di Torino, sabato 9 aprile alle 18.00. 
Così festeggiamo insieme!

eMMeKappa


A3 #1, clicca per ingrandire!

A3 #2, clicca per ingrandire! 
A3 #3, le brutte: clicca per ingrandire!

lunedì 28 marzo 2011

Mìsscion

Acidamente, voilà.


eMMe




(Cosa mi costringe a disegnare...)
Kappa


Ps: rallentiamo (ulteriormente, sì) la pubblicazione perché stiamo lavorando. Ci dispiace. Cioè, ci dispiace 'rallentare', eh; non 'lavorare'!

giovedì 17 marzo 2011

150, con Pazienza (#24)

Viva l'Italia!

Il nostro modo di festeggiare l'Unità d'Italia è riviverla, coi nostri Black & Orange. Garibaldini, ma anche travolti dalla guerra civile nel 1945. Gioiosi nell'era di Canzonissima, preoccupati oggi.

C'è anche un omaggio ad un maestro. Andrea Pazienza, splendido disegnatore, è la base della vignetta numero 4. Una delle sue vignette ritrae l'indimenticato Sandro Pertini, sulla cima delle Alpi, che guarda la sua Italia in una delle strepitose prospettive di Paz e commenta dubbioso. Eccola qui.




Noi l'abbiamo girata, e Giò e Yannick rispondono al Presidente, a modo loro.
E' il nostro modo di festeggiare l'Unità dell'Italia, e la sua storia.
Buona festa a tutti i cittadini.


eMMeKappa


giovedì 10 marzo 2011

Chimica 1 (#22)

E voilà. Anche questa è in doppio concorso.
Come ogni buona intenzione, probabilmente l'intensificazione di pubblicazione sarà una chimera bella e buona: qualcosa bolle in pentola, ma abbiamo la consegna di tacere sui particolari.
Comunque il silenzio-radio vignettistico non dovrebbe essere di proporzioni tali come la pausa invernale. Almeno, così ci auguriamo.


eMMe


(clicca per ingrandire; se non basta, premere insieme "ctrl" e "+")


Si va beh, d'accordo. Puoi anche parlare della vignetta, se ti garba?
Faccio io, và. Il complicato è stato rendere la scala di grigi. Non è una vignetta in bianco e nero, per quanto possa apparire così ad una prima occhiata. Le sfumature derivano da un mix di pantoni grigio-azzurrati o grigio-rosati.
Siamo soddisfatti, in effetti.


Kappa


PS: Questa la dedichiamo a Federica. Se le sciampanate scritte sono giuste scientificamente, il merito è suo.
eMMeKappa

venerdì 4 marzo 2011

Chimica 2 (#23)

Radio Londra interrompeva il silenzio radio con quattro colpi sordi. Piacerebbe anche a noi, ma lo scritto non permette grosse divagazioni sonore.
Con due rincorse degne di sprint olimpionici, siamo riusciti a concludere una serie cospicua di strip (sei) nel giro di pochissimo, appena una settimana.
Il tempo stringeva: il tutto per partecipare a due concorsi, uno bandito da Torino Comics e l'altro promosso dalla Facoltà di Chimica dell'Università di Torino. Speriamo in bene.

Iniziamo a pubblicare sul blog le due vignette del concorso chimico, partendo dalla seconda.



Tra l'altro, abbiamo deciso di dare un nome alla serie di strip. Di solito il nome complessivo è un problemone, ed entrambi temevamo di non cavarcela facilmente. Invece è venuto fuori in maniera piuttosto naturale, lo abbiamo tirato fuori in una mezz'oretta di meningi spremute.
Estrapoliamo dalla nostra presentazione a Torino Comics:
"Black and Orange, ovvero Giò e Yannick. Un bimbo di colore (un moretto, lo avrebbero chiamato i nostri nonni) ed una peperina pel di carota. Lui tutto composto, con la cravatta regimental e la divisa del college; lei con la salopette blu e la t-shirt bianca, e la prima vignetta in cui portava un toro alla monta.
Evitiamo il banale, si diceva: a “Black”, che altri non poteva essere che Yannick, contrapporre un “White” era lo stereotipo degli stereotipi. Ma poi era impreciso: i due sono diversi, ma non sono uno l’opposto dell’altro. E poi di Giò la prima cosa che si nota è la chioma arancione: anche se la stragrande maggioranza delle strip sono in bianco e nero, o in scala di grigi, basta vederla una volta a colori ed è inevitabile rappresentarsela (meglio: “dipingersela”) sempre rossa".



Speriamo ci porti fortuna. 
Se non altro, nei prossimi tempi pubblicheremo più spesso sul blog.

eMMeKappa

lunedì 31 gennaio 2011

Questione di organizzazione (#21)

Si vede che è tempo di sessione esame, eh?
Torneremo ad avere una vita sociale (e fumettistica) tra un po'.
eMMeKappa


P.s: Ma questi cucchiaini che si autogenerano nella vignetta tre? Suvvia, suvvia, per una volta che il principio di indeterminazione di Heisemberg si manifesta, non fate troppo i difficili.
Kappa